Autore: Stefano Di Pietro
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14 ottobre 2020
Le zecche sono artropodi, appartenenti all’ordine degli Ixodidi compreso nella classe degli Aracnidi, la stessa di ragni, acari e scorpioni. Si tratta di parassiti esterni, delle dimensioni che variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro secondo la specie e lo stadio di sviluppo. Il corpo tondeggiante e il capo non distinguibile dal corpo, è munito di un apparato boccale (rostro) in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti. Habitat e diffusione L’habitat preferito delle zecche è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, con preferenze ambientali che dipendono dalla specie. La zecca dei boschi prospera in presenza di clima fresco e umido mentre la zecca del cane frequenta maggiormente zone a clima caldo e asciutto o dove la vegetazione è più rada. La presenza delle zecche dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti da parassitare sul territorio. Per questo, luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti. Malattie trasmesse dalle zecche Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori. Le patologie infettive veicolate da zecche negli animali sono principalmente: ☑️ Piroplasmosi: è causata un protozoo del genere Babesia e colpisce il cane. Il passaggio delle babesie dalla zecca al cane avviene dopo ca. 36-48 ore ed il periodo di incubazione (il tempo che intercorre tra la trasmissione del protozoo e la comparsa dei sintomi) è variabile, da qualche giorno a 3 settimane. Una volta penetrata, la babesia si moltiplica nei globuli rossi determinandone la rottura e provocando così una sindrome caratterizzata da febbre e abbattimento, anemia, ittero e possibili complicazioni a carico di apparato renale, digerente e sistema nervoso. ☑️ Ehrlichiosi: è una malattia batterica causata da diverse specie di batteri intracellulari che può colpire sia il cane che il gatto, oltre che l’uomo. La trasmissione avviene dopo 24-48 ore ed il periodo di incubazione è di 1-2 settimane. La malattia si presenta con una prima fase acuta, che può dare sintomi più o meno appariscenti a seconda della specie batterica in causa e delle caratteristiche del soggetto colpito dall’infezione. Segue poi una fase subclinica in cui non si hanno più sintomi clinici evidenti ma la malattia sta progredendo verso la fase cronica, quella generalmente più pericolosa poichè animali gravemente malati possono sviluppare quadri clinici molto seri e potenzialmente mortali. ☑️ Malattia di Lyme o Borreliosi: è una malattia che colpisce sia il cane che l’uomo, mentre il gatto è piuttosto resistente e in genere non sviluppa segni clinici. Il periodo di incubazione è molto variabile ed i segni clinici possono comparire a distanza di molto tempo dal morso della zecca, questi comprendono: zoppia, febbre e depressione, problemi renali, cardiaci e epatici. La risposta immunitaria dell’individuo influenza fortemente l’evoluzione della malattia, quindi non tutti i cani infetti sviluppano i sintomi clinici sopra citati. ☑️ Epatozoonosi: è una malattia trasmessa dalle zecche che può colpire sia il cane che il gatto. L’agente patogeno è Hepatozoon, un protozoo che viene “assunto” dall’animale per ingestione della zecca (quando gli animali, specialmente i cani, si mordicchiano per staccarsi i parassiti di dosso) oppure, soprattutto il gatto, per ingestione di piccole prede che avevano a loro volta mangiato una zecca portatrice di Hepatozoon. L’infezione può essere asintomatica passando quindi del tutto inosservata, oppure essere caratterizzata da sintomi più o meno importanti, a seconda del numero di parassiti che entrano nell’animale. Tali sintomi comprendono febbre, dimagrimento, stanchezza, anoressia, anemia e dolori muscolari. ☑️ Encefalite da zecche: l’agente patogeno di questa malattia è un virus della famiglia Flaviviridae che infetta un gran numero di animali, uomo compreso, e può provocare una malattia a interessamento neurologico molto grave (soprattutto nel cane), in genere a presentazione acuta, carattere progressivo ed esito mortale. I sintomi più comuni nel cane sono febbre alta, convulsioni, deficit neurologici multipli e paresi. Il tempo necessario alla trasmissione della malattia non è noto, ma si presume sia piuttosto breve. Non tutti i soggetti infettati sviluppano l’encefalite e molti possono restare del tutto asintomatici (nell’uomo il 70% delle infezioni passa inosservata), ma quando la malattia si manifesta è particolarmente grave e purtroppo non esiste un trattamento eziologico in grado di combatterla efficacemente.